L’escursione su Monte Fammera da Valle Gaetano è a due volti: una prima parte, attraverso Valle Gaetano, che ha la fisionomia di una vera e propria passeggiata, con dislivello nullo e nessuna difficoltà; una seconda parte nella quale si concentra, invece, tutto il dislivello, e che presenta passaggi esposti e su rocce di difficoltà apprezzabile (EE). Il ritorno si effettua su mulattiera non segnata; il percorso in questo tratto sarebbe molto evidente, se non fosse per numerosi rami di abete caduti e non rimossi (presumibile retaggio del nevosissimo febbraio 2012).
Giungendo dalle rovine del castello normanno di Roccaguglielma, il percorso è agevole e piacevole lungo tutta la Valle Gaetano. L’auto può essere lasciata quasi alla fine della carrozzabile, a quota 800 m slm circa. Si segue il sentiero 70 dei Monti Aurunci, procedendo attraverso boschi radi, prati e doline, con un dislivello nullo, per giungere al punto in cui la Valle termina in maniera sorprendente su uno stupendo panorama: uno strapiombo dà su Selvacava ed Ausonia, che si trovano centinaia di metri più in basso, ai piedi di chi osserva. Di fronte vi sono i Monti Vescini e la valle dell’Ausente.
E’ da questo punto in poi che raggiungere la vetta del Fammera diventa difficoltoso. Dallo strapiombo, in località Fammera di Spigno, il sentiero perde le caratteristiche della rilassante passeggiata per trasformarsi in un percorso di trekking tra i più impegnativi degli Aurunci; ma anche tra i più divertenti!
Innanzitutto, il dislivello, di circa 350 metri, è totalmente concentrato in questo tratto; inoltre, il percorso prende le sembianze di una pietraia molto ripida e con tratti esposti.
La veduta che si apre per chi arriva in vetta ricompensa largamente della fatica provata: il panorama è mozzafiato, con una parete verticale che si apre sotto i propri piedi, e con passaggi arditi che si snodano tra crepacci e gole di ineguagliabile bellezza.
La vetta del Fammera, a 1168 m slm, è contrassegnata da una croce di legno, discreto omaggio in devozione della meraviglia che solo la Natura sa regalare.
Il ritorno si effettua attraverso una mulattiera in disuso, alle spalle della vetta. Come si diceva sopra, il sentiero è in stato di manutenzione molto precario, e si devono effettuare varie deviazioni fuori sentiero per guadagnare di nuovo Valle Gaetano. La vegetazione è data da una rada foresta di conifere, mista ad aceri, faggi e qualche castagno. Il cammino giunge a valle in corrispondenza di un antico insediamento pastorale, di cui sono evidenti i ruderi; si riprende quindi per lo stesso cammino pianeggiante effettuato all’andata.
Come Arrivare
Arrivati ad Esperia (bassa) prendere la strada (via della Fontana) che va verso il centro storico, ad un bivio abbastanza grande, prima di arrivare al nucleo del centro storico, prendere la strada in salita sulla sinistra che subito si fa abbastanza stretta (via Tasso); la strada è molto stretta quindi attenzione alle macchine che vengono dalla direzione opposta (ci passa solo una macchina per volta).
Terminata la strada stretta arriverete nei pressi di Rocca Guglielma dove sono presenti anche una fontana, continuate per la strada fino ad un bivio, prendete in direzione Valle Gaetano (strada a sinistra) e continuate fino a quando termina la strada asfaltata nei pressi di una masseria, li parcheggiate.