Il Monte Capanne è la vetta del monte più alto dell’isola d’Elba (1019 metri), in giornate particolarmente limpide lo sguardo si può spingere fino alle lontane isole dell’arcipelago: Pianosa, Capraia, Montecristo, Gorgona ed anche la Corsica.
Attestato per la prima volta nel 1808 come Monte della Capanna e Monte Capanne nel 1830, la sua etimologia si fa derivare dai ripari pastorali (capanne) presenti sulla montagna o da una pretesa forma etrusca càpane o capne.
La zona alle pendici del Monte Capanne, è caratterizzata da macchia mediterranea e grandi rocce granitiche, sotto le quali si nascondono antichi insediamenti, alcune erose dal vento, hanno assunto col tempo delle curiose e particolari forme.
Con un po’ d’attenzione e di fortuna si possono osservare isolati branchi di mufloni o il maestoso volo di qualche splendido rapace.
Per raggiungere la vetta del Monte Capanne, oltre ai numerosi sentieri, vi è una cestovia biposto che parte da Marciana, aperta nel periodo estivo. In pochi minuti si può raggiungere la cima del massiccio, godendo di un panorama unico!
Alla stazione di partenza sono presenti Bar, Pizzeria e Ristorante. Alla stazione di arrivo Rifugio e Bar.
L’itinerario proposto è una facile variante ferrata che parte dal sentiero del Santuario delle Farfalle per cui è opportuno premunirsi di adeguato kit ferrata.
Il tratto ferrato non presenta particolari difficoltà ed è abbastanza divertente e si sviluppa tutto su roccia granitica; in realtà le ferrate sono due: la prima sale su Le Calanche e Le Filicaie, la seconda su Monte Capanne.
Il percorso inizia in una pineta dal parcheggio alla sella di Monte Perone, ci dirigiamo lungo la larga sterrata in direzione ovest, seguire le indicazione per il Santuario delle Farfalle e Monte Capanne; dopo il tratto iniziale con lieve pendenza la salita si fa ripida ma sempre molto agevole, in circa 20/25 minuti giungerete ad una piccolissima radura dove è presente una piattaforma cementata, da qui termina la pineta ed inizia il bosco tipico della macchia mediterranea, prendere il sentiero che va alla vostra destra.
Il sentiero si addentra nella macchia mediterranea per sbucare sul Monte Maolo, una zona pianeggiante dove sono presenti calanchi che formano con un piccolo labirinto, da qui il sentiero inizia a scendere un poco fino al bivio dove inizia il tratto ferrato segnalato anche dalla cartellonistica, qui indossare il kit ferrata.
Il sentiero diventa subito molto ripido ed in circa 10 minuti si arriva all’attacco del primo frazionamento della ferrata, mettere mani su roccia e seguire sempre il cavo d’acciaio; il tratto ferrato prosegue su e giù tra i massi granitici senza particolari difficoltà (tutti passaggi di I°) eccetto un piccolo passaggio di III° dove potrebbe essere necessario aiutarsi con il cavo a salire la roccia.
Arrivati su Le Calanche il primo tratto di ferrata termina ed il sentiero si perde po lungo la cresta che conduce a Le Filicaie, da qui sono presenti passaggi di I° senza l’ausilio di cavi ma non servono, mantenersi leggermente a destra della cresta.
Terminata la cresta si scende fino a reincontrare il sentiero GTE5 che si era lasciato al bivio per la ferrata, ignorare questo sentiero e salire dritti per il Monte Capanne in direzione del cavo d’acciaio molto visibile, attaccatevi e salite dritti seguendo il cavo, in circa 30 minuti arriverete in cima a Monte Capanne, da qui potete anche togliervi l’imbrago.
Per il bar/ristoro di Monte Capanne dovete scendere alla vostra destra.
Dopo una sosta al ristoro continuate il sentiero in discesa fino al bivio con il GTE6 (circa 20 minuti dal ristoro), prendere la direzione che va a destra; qui il sentiero procede a mezza costa tra sfasciumi detritici di granito ma sempre molto comodo, in circa 20 minuti vi ritroverete vicino l’attacco della ferrata per Monte Capanne, ignorate il sentiero che sale e proseguite in discesa
Da qui il sentiero entra nel bosco ed in 30 minuti comodamentente vi riporta al bivio dove vi eravate imbragati, qui si chiude l’anello.
Andate a sinistra ripassando su Monte Maolo e continuando a scendere riprenderete la sterrata nella pineta fino al parcheggio.









