L’itinerario per il Rifugio Bozano parte dal parcheggio del Gias delle Mosche (1591m); si prende il sentiero N10 sul lato sinistro dello sterrato che immette su una mulattiera con fondo acciottolato che sale con decisione attraversando da subito un bosco di abete bianco in direzione sud-est; ci si inoltra della Valle dell’Argentera.
Dopo lo strappo iniziale, la salita prosegue con ampi tornanti, mantenendosi sempre nel bosco; usciti dal bosto in circa 50′ si giunge ad una radura, il Gias del Saut (1847m), nei pressi del quale il torrente forma dei laghetti, con delle graziose cascatelle.
Si costegga la destra orografica del torrente e si risale, con salita meno ripida, l’ampio vallone che via via si restringe; si raggiunge prima una spalla rocciosa, poi si attraversa un sentiero tra le pietre, si riprende quota verso destra fino al Gias della Mesa (2070m), circa 45′ dal Gias del Saut.
Ora il sentiero piega decisamente a sinistra ed inizia ad inerpicarsi con una serie di tornanti e si attraverso un modesto boschetto di larici sul margine di un costone roccioso.
Superatolo si giunge in breve ad un piccolo ripiano, a circa 2200m, dove sorgono i resti di un Gias, 30′ dal Gias della Mesa.
Da qui si piega due volte a sinistra e quindi a destra seguendo un sentiero lastricato di pietre che a tratti si presenta abbastanza ripido, in circa 60′ porta al Rifugio Bozano, posto sotto il Corno Stella.
Il Corno Stella, montagna dalla forma caratteristica alla quale deve il suo nome, è stata ritenuta inacessibile fino alla fine dell’800. Tale era la convinzione sull’impossibilità di scalarla (ancora oggi le vie normali hanno difficolta minime del IV grado), che il toponimo Corno Stella fu da alcuni rimpiazzato dal toponimo Roc Inacessibile. Nonostante autorevoli figure dell’epoca si augurassero, per paura di sciagure alpinistiche, che nessuno tentasse mai la sua ascesa, il 22 agosto 1903 anche il Corno Stella fu salito. Dopo un primo tentativo effettuato l’11 agosto, infatti, Victor de Cessole con le guide Jean Plent e Dino Ghigo riuscirono a raggiungere la vetta, realizzando una delle principali imprese della storia alpinistica delle Alpi Marittime.
Per il ritorno si riprende il sentiero dell’andata nel senso inverso.
Come Arrivare
Giunti alle Terme di Valdieri si imbocca il bivio a sinistra che risale il Vallone della Valletta lungo la strada in buona parte asfaltata; si prosegue per circa 3,2Km fino al Gias delle Mosche dove è presente un piccolo parcheggio per le macchine.