L’itinerario per Monte Viglio che parte dalla Val Granara effettua un percorso ad anello che permette di attraversare paesaggi molto diversi tra di loro, si passa da una larga vallata attraversado un fitto bosco ad un passaggio aereo molto panoramico che permette di godere appieno dell’intera Val Roveto.
Si parte dalla zona degli alberghi (1224m), che chiaramente hanno vissuto periodi migliori, seguendo il primo tratto di strada in direzione nord-est si arriva al termine degli alberghi dove un cartello indica l’inizio del sentiero 696.
Da qui si entra in un fitto bosco, il sentiero non sempre è evidentissimo ma basta regolarsi seguend sempre il Vallone che si restringe fino a sbucare sotto Fonte della Moscosa (1618m), circa 50′ dall’inizio del sentiero; questo è l’unico punto acqua.
Dal fontanile il sentiero piega in direzione sud-est lungo l’evidente traccia di sentiero, il bosco diventa sempre più rado, dopo una quindicina di minuti si affronta un tratto di salita ripida fino al Belvedere di Monte Piano (1770m) dove è posta una croce con una madonnina che butta direttamente sulla Val Roveto.
Si prosegue in direzione sud-ovest dapprima lungo la linea di massima pendenza per poi prendere un sentiero che effettua un traverso verso destra (direzione ovest) che permette, così, di salire più gradualmente fino a raggiungere la cima sud di Monte Piano, da qui il sentiero piega nettamente a sud-est mantenendosi sempre sul filo di cresta fino ad arrivare ad un bastione roccioso.
Da qui si staccano due tracce di sentiero, una alta ed una bassa, la seconda permette di evitare il passaggio sulla cresta dei Cantari e sul Gendarme per poi riunirsi subito dopo passato il gendarme; si prende il sentiero alto e si arriva dapprima alla cima più alta dei Cantari e poi attraverso un facile canalino (passaggi di II°) si conquista il Gendarme del Viglio.
Il sentiero prosegue con una ripida discesa tra le roccette, circa 50m, per poi riprendere il comodo sentiero che viene dal basso che in una quindicina di minuti porta in vetta al Monte Viglio.
Per la discesa continuare lungo la cresta del Viglio in direzione ovest puntanto verso una piccola conca fino a raggiungere il cippo 249 che segnava il confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio, da qui continuare ancora lungo la cresta fino ad arrivare alla Bocchetta del Viglio, si incontra un segnale con frecce che indica di procedere decisamente in direzione nord-ovest (destra).
Si percorre il Crestone del Viglio fino a raggiungere l’inizio della faggeta, ci si inoltra nel fitto bosco.
Qui il sentiero non è sempre evidente ma ci sono molti segnali bianco-rossi del CAI che aiutano a rimanere sempre sull’itinerario corretto.
Si scende compiendo numerosi traversi fino ad un bivio con l’indiricazione per Fonte della Moscosa, ignorarlo e proseguire in discesa; da qui il sentiero diventa via via sempre più largo fino a riuscire nuovamente dal bosco all’altezza della Valle Granara.
Da qui riprendere la strada asfaltata e raggiungere il punto dove avete lasciato la macchina.
Come Arrivare
Per giungere all’inizio dell’itinerario potete provenire o dalla Val Roveto/Capistrello o da Filettino, per entrambi i casi seguire le indicazioni per Campo Staffi.
Se provenite da Filettino una volta usciti dal paese proseguite per circa 4Km in direzione Campo Staffi, all’altezza di un curvone troverete l’indicazione Valle Granara, prendete quella strada e parcheggiate raggiunti le prime case/albergo.
Se provenite da Capistrello dovete percorrere circa 20Km in direzione Campi Staffi dove raggiungerete il Valico di Serra Sant’Antonio; da qui prendete la strada in discesa direzione Filettino, percorsi 6Km all’altezza di un curvone troverete l’indicazione Valle Granara, prendete quella strada e parcheggiate raggiunti le prime case/albergo.